Iscriviti alla Newsletter e ricevi il nostro opuscolo sulla Rinoplastica
Rinoplastica etnica
Uno degli interventi più comuni, per quanto riguarda quelli estetici, è proprio la rinoplastica. Gli interventi al naso sono tra i più richiesti nel nostro Paese e rappresentano un po’ la base di partenza di ogni chirurgo plastico. Ma perché è così frequente questo tipo di operazione in Italia? Perché i nostri tratti fisiologici sono tipici dei Paesi dell’Europa Meridionale: solitamente, si tratta di nasi più grossi della media mondiale, alle volte con gobbe fastidiose o con punte cadenti.
Non tutti i nasi sono uguali, ogni naso è diverso dall’altro, come non tutte le etnie e razze sono uguali. Per quanto riguarda i nasi dei pazienti di origine afro/americana o mista questi possono notevolmente differire rispetto ai nasi europei. Mentre questi ultimi si possono presentare con gibbo ( gobba), punta cadente e iperproiettata, base stretta, i nasi di origine afroamericana si possono presentare con dorso e punta deproiettata, cartilagini deboli, base alare allargata. Inoltre la pelle è notevolmente più spessa in questa categoria di pazienti.
Questa differenza di tipologie di nasi rende il lavoro del chirurgo plastico assolutamente non facile e soprattutto molto particolare: quest’ultimo, infatti, ha bisogno di tenersi sempre aggiornato, di fare pratica il più possibile, per avere esperienza circa la vastità di nasi possibili da incontrare. Soltanto con l’esperienza, poi, il chirurgo sarà capace di raggiungere certi livelli ed essere pronto ad affrontare qualsiasi “naso”.
Entrando nel dettaglio, i nasi mediterranei, a differenza dei nasi asiatici o di quelli africani, hanno caratteristiche poco ricorrenti, variano spesso a seconda del soggetto. Narici larghe, punta larga, non sono caratteristiche che, come per i nasi asiatici e africani, ricorrono in quasi tutti i nasi mediterranei. Ecco che questo può portare anche a delle variabili indesiderate come la gobba o imperfezioni e asimmetrie marcate. Tipico del naso mediterraneo è il dorso alto e punta verso il basso.
Per quanto riguarda l’intervento questo può essere definito come rinoplastica di aumento nel caso in cui si debba aumentare la proiezione del dorso. Questo può essere effettuato utilizzando per esempio della cartilagine triturata (presa ad esempio dal setto o dall’orecchio) e avvolta da una fascia (fascia temporale superficiale, fascia mastoidea, fascia del muscolo retto dell’addome). In questo modo si crea un innesto fascio cartilagineo da inserire a livello del dorso. La proiezione della punta può essere aumentata con innesti cartilaginei. La base alare può essere stretta attraverso la rimozione di parte della base alare (alectomia), le cicatrici rimarranno nascosto all’interno dei solchi della base del naso. In seguito la simmetrizzazione delle narici può avvenire con il punto di simmetrizzazione alare.
Anche in questa categoria di pazienti è necessario effettuare una valutazione funzionale per sapere se è necessario effettuare setto plastica e turbino plastica (chirurgia dei turbinati) nel caso in cui ci siano alterazioni di tipo respiratorio.
Durante il periodo post operatorio, l’edema in questa categoria di pazienti può risultare essere maggiore rispetto ai pazienti europei. Sì dovrà sempre attendere 1 anno per la scomparsa totale dello stesso.
Rinoplastica etnica, alcune cose da sapere
Indice
Ci sono, però, alcune cose da sapere prima di questo intervento chirurgico. Per ottenere un naso esteticamente ottimale, bisogna partire dall’appartenenza etnica: anche la consistenza della stessa cartilagine può dipendere dall’etnia e questo va tenuto in considerazione. Per esempio, le persone di origine asiatica hanno una cartilagine più morbida. E’ proprio il chirurgo che deve essere capace di muoversi in questo mare di variabili per consigliare al meglio il proprio cliente, cercando di illustrare i possibili risultati dell’operazione. Oltretutto, va assolutamente cercato di mantenere l’aspetto etnico del paziente, senza stravolgerlo.
Rinoplastica etnica, i requisiti da rispettare
Ci sono, poi, altre premesse importanti. I clienti che possono essere soggetti a questo tipo di intervento devono per forza di cose rispettare alcune prerogative fondamentali. In primis devono godere di buona salute; poi devono avere dei difetti estetici del naso, ma con quest’ultimo che deve aver raggiunto la piena maturità. Il naso, come gran parte del resto del corpo, durante l’adolescenza cambia e quindi è ovviamente sconsigliato rifare il naso durante questa fase.
Il paziente ed il medico devono entrare in completa sintonia per quanto riguarda l’operazione e il risultato finale da dover ottenere: solo così si potrà ambire ad un risultato che soddisfi tutti. I chirurgi estetici migliori, difatti, cercano di non stravolgere l’aspetto generale del volto del paziente e cercano di trovare un giusto compromesso.
L’etnica del paziente va mantenuta nella sua particolarità, per fare in modo che tutti i tratti risultino quanto più naturali ed eleganti possibili: quello a cui si deve puntare, oltre ovviamente a soddisfare il paziente, è una certa armonia dei tratti, renderli più eleganti ma non decontestualizzati, per così dire, rispetto al resto del volto. Un naso africano, non potrà mai diventare caucasico e se così fosse non sarebbe bello da vedere.