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Rinoplastica funzionale Napoli
Da un punto di vista anatomico, il naso è costituito da una porzione esterna, composta da cartilagini e ossa, e da una porzione interna. Internamente le fosse nasali di destra e di sinistra, che contengono i turbinati, sono divise dal setto osseo e cartilagineo.
Molti pazienti che si sottopongono alla rinoplastica presentano spesso anche problemi funzionali. I problemi respiratori funzionali possono essere trattati anche in maniera separata rispetto l’estetica, quindi si può modificare la parte interna del naso senza modificare l’estetica.
Se un paziente ha problemi respiratori, è bene valutare eventuali allergie e prendere in considerazione terapie di tipo medico.
La TC è un esame strumentale molto utile per la valutazione delle fosse nasali. Ci permette di valutare il setto osseo e cartilagineo e di individuare le deviazioni dello stesso, così come permette di valutare i turbinati.
Questi sono superiori, medi ed inferiori. Questi sono ‘cornetti’ di osso a livello delle pareti laterali delle fosse nasali ricoperti di mucosa.
Di solito l’ipertrofia dei turbinati inferiori è associata a deviazione del setto e a problemi di tipo respiratorio. La turbino plastica consiste nella riduzione della porzione mucosa (involucro) del turbinato mediante diatermia o radiofrequenza e nella riduzione della porzione ossea.
Al giorno di oggi non si effettua più la turbinectomia totale (rimozione totale del turbinato inferiore) e parziale, ma si preferisce la turbinoplastica.
A livello dei turbinati medi si può presentare invece una situazione definita come concha bullosa. La concha bullosa altro non è che un turbinato medio ripieno di aria. In questo caso è necessario crushare la concha o aprirla e mobilizzare la parete laterale di modo da far fuoriuscire l’aria contenuta al suo interno
Il setto può essere deviato a C o ad S a livello osseo e cartilagineo, possono essere presenti inoltre speroni ossei che creano punti di contatto con i turbinati di cui è necessaria la rimozione.
L’endoscopia che utilizzo durante la rinoplastica funzionale permette una maggiore precisione del trattamento sia dei turbinati sia del setto osseo cartilagineo in quanto permette una migliore visione delle strutture interne durante le varie fasi operatorie da una parte e dall’altra parte riduce il pericolo di sanguinamenti che sono gestiti in maniera più precisa e controllata.
La durata dell’intervento di setto plastica (senza quindi la parte estetica) è di circa 30/45 minuti.
Rinoplastica funzionale ed estetica, uno degli interventi più diffusi
Indice
Ricordiamo che si tratta di uno degli interventi più comuni e diffusi, per quanto riguarda gli interventi estetici. Quelli al naso, infatti, rientrano tra i più comuni nel nostro Paese e ogni chirurgo plastico si troverà ad affrontare prima o poi nella sua carriera questo tipo di intervento, anzi, potremmo dire che quasi certamente partirà da uno di questi interventi.
Come magari qualcuno già saprà, la diffusione di questo intervento in Italia ha una ragion d’essere: c’è un significato legato principalmente ad una questione fisiognomica. I nostri tratti, infatti, seguono le caratteristiche dei Paesi dell’Europa Meridionale e il naso relativamente più grosso rispetto ad altri popoli è una di quelle caratteristiche che ci contraddistinguono. Difatti, i nasi della nostra zona geografica, sono i nasi più grossi in circolazione, ecco perché in molti cercano di ridurne le dimensioni. Ma non è solo questione di grandezza. Purtroppo, alle volte, si parla di nasi con delle imperfezioni molto marcate, come grosse gobbe.
Molte persone non riescono ad accettarsi in questa maniera e ricorrono alla chirurgia estetica per cercare di correggere queste imperfezioni. Ecco che entra in gioco il ruolo del chirurgo che con la rinoplastica fa in modo di ridurre i difetti, spesso e volentieri eliminarli definitivamente, e permette che il paziente acquisisca sicurezza in se stesso.
C’è anche, infatti, una questione legata ad un aspetto psicologico. Il non accettare il proprio aspetto fisico può portare, alla lunga, anche a dei problemi psicologici seri. Ecco perché il medico dev’essere anche bravo a capire quando un intervento estetico è richiesto per motivi non banali. Ricordiamo che non tutte le persone possono essere soggette a interventi chirurgici di questo tipo.
Rinoplastica funzionale ed estetica, i pre requisiti fondamentali
Ci sono dei prerequisiti fondamentali che il paziente deve rispettare se vuole sottoporsi ad un intervento estetico, in generale. Per esempio, la salute è fondamentale, quindi si devono fare dei controlli per accertare che sia in condizioni di salute adatte a poter sottoporsi ad un intervento. Altra cosa fondamentale è il fatto che il paziente deve aver raggiunto un’età adeguata: il naso, infatti, cambia notevolmente durante la nostra infanzia e giovinezza, mutando di forma e dimensione. Ecco perché il paziente deve arrivare a piena maturazione per ottenere un risultato che possa soddisfarlo.
In linea generale, il buon chirurgo cerca sempre di evitare di stravolgere l’aspetto del proprio paziente, ma di cercare di trovare una via di mezzo tra le richieste dello stesso e un risultato che possa essere omogeneo, che non stravolga i tratti fisiologici di quel tipo di razza o popolo. Si cerca di mantenere l’etnica del paziente, con tutte le sue peculiarità. Il volto deve garantire ancora quell’armonia tipica di ogni etnia. Per esempio, il naso africano non potrà mai diventare come un naso asiatico.
Come detto, sarà lo stesso medico ad assicurarsi preventivamente sia delle condizioni di salute del paziente, sia del risultato migliore che può ottenere dall’operazione.
La rinoplastica funzionale ed estetica è un intervento che cambia la vita.