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Otoplastica Napoli: che cos’è e cosa c’è da sapere
Probabilmente ne avrete sentito parlare, ma non avete idea di che si tratti di preciso, fatto sta che l’operazione di correzione dei difetti delle orecchie è diventata molto diffusa in Italia e nel mondo. Si tratta di uno degli interventi di chirurgia estetica più comuni e diffusi.
L’otoplastica, come viene chiamata in ambito medico, è un intervento che ha come fine quello di migliorare l’estetica delle orecchie. E, ovviamente, può essere fatta anche a Napoli. In che cosa consiste? Si tratta di un’operazione volta a correggere dei difetti delle orecchie: nella fattispecie, si corregge la parte esterna dell’orecchio, il lobo, che in alcune persone non presenta un’attaccatura corretta delle orecchie alla testa. Spesso, per questa ragione, le orecchie sono troppo grandi, sproporzionate, comunemente dette “a sventola”.
Otoplastica Napoli: la sua larga diffusione
Comunque sia, per quanto riguarda l’intervento in sé, si parla di un intervento che è diventato molto comune, potremmo anche definire di routine, semplice, nella maggior parte dei casi. Questo permette di risolvere il problema delle orecchie sproporzionate rispetto alla testa e rimodellarle quasi a proprio piacimento, riducendone le dimensioni e rendendole più proporzionate e uniformi.
Le orecchie malformate possono essere un problema che si presenta fin dalla nascita, oppure con la crescita. Ecco perché, nella maggior parte dei casi, questo tipo di intervento, l’otoplastica, si effettua proprio sui bambini in età prescolastica. L’operazione non è così invasiva e complessa da poter essere preoccupante e quindi si tende a correggere questo errore di natura direttamente nella fase in cui la persona è ancora molto giovane.
Comunque sia, va precisato che l’operazione va comunque svolta quando i lobi auricolari sono già formati e hanno raggiunto le dimensioni definitive. Sarà proprio il medico stesso a dover valutare in maniera corretta se l’intervento è fattibile, se la crescita delle orecchie è definitiva, si è fermata, oppure no. Solitamente, questa operazione, viene effettuata intorno al quinto o sesto anno di età.
Otoplastica Napoli: l’importanza di questo intervento
Può sembrare una cosa superflua, oppure poco importante, ma un difetto del genere può incidere sull’animo, sulla sicurezza e sulla psiche di una persona. Ecco perché molti genitori decidono di intervenire quanto prima per cercare di non creare dei possibili traumi ai figli. L’autostima, infatti, potrebbe essere intaccata: addirittura, in alcuni casi, ci possono essere problemi in fase di crescita a causa delle interazioni sociali mancanti o complicate.
Le orecchie ad ansa (orecchie a sventola) sono caratterizzate da scarsa definizione della croce superiore dell’antielice, aumento della distanza tra il cranio e le orecchie (angolo cefalo auricolare) e in alcuni pazienti si può presentare anche ipertrofia della conca.
Come si effettua l’intervento di Otoplastica a Napoli
Per quanto riguarda l’intervento in sé, che la dott.ssa Gisella Nele effettua a Napoli, questo si effettua in anestesia totale per quanto riguarda i pazienti più giovani, mentre solitamente in adulti o adolescenti si può procedere con anestesia locale, sedazione. Solitamente si tratta di un intervento che non dura oltre le due ore.
Nella fattispecie, si procede incidendo il padiglione auricolare nella parte superiore, proprio nel solco retroauricolare. Si asporta la pelle in eccesso posteriore l’orecchio e si modella la cartilagine di modo da avvicinare le orecchie al cranio e definire l’antielice. Viene anche rimossa una parte della cartilagine e della cartilagine, poi la cartilagine va modellata a proprio piacimento. Come detto, sarà lo stesso medico a capire come modellare al meglio per ottenere un risultato migliore. Si deve garantire la posizione ottimale e la forma ottimale dell’orecchio. A seconda dei casi potrebbe anche essere necessario rimuovere una parte della cartilagine o fissare la cartilagine stessa con dei punti di sutura in alcuni punti. È una fase delicatissima, che deve servire proprio a cercare di mantenere una posizione quanto più naturale dell’orecchio, per evitare che il lavoro svolto poi non sia effettivamente risolutivo. La maestria del medico sta proprio in questa fase delicata. Dopo l’intervento, si tiene una medicazione elastocompressiva per 7 giorni e una benda come quelle per correre per 30 giorni.