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Rinoplastica dopo rinofiller
Negli ultimi anni si é molto diffuso l’utilizzo di filler di acido ialuronico per modificare la punta del naso. É bene chiarire che questa procedura ha indicazioni limitate per quanto riguarda l’anatomia del naso.
In questo approfondimento vedremo quali sono i punti di forza e di debolezza della rinofiller che, spesso, viene fatta dopo la rinoplastica. È molto capire che sono due cose abbastanza diverse tra loro.
Proviamo a capire di più sul rinofiler.
Rinoplastica e rinofiller: non solo un fatto estetico
Indice
In primo luogo dobbiamo ricordare che spesso i pazienti candidati a rinoplastica presentano anche problemi funzionali respiratori. Tali problemi interessano il setto ed i turbinati ed il trattamento consiste nella settoplastica e nella turbinoplastica, procedure che non possono essere sostituite dal filler in alcun modo.
Molto spesso, infatti, anche il semplice russare la notte può essere dipeso dalla formazione del naso. E una cosa non esclude l’altra: cioè che la rinoplastica può essere sia un miglioramento dal punto di vista estetico che produrre dei risultati concreti e vantaggiosi dal punto di vista salutare.
Non sempre si può fare il rinofiller
Chi ha paura di operarsi – anche se oggi le operazioni sono quasi indolore rispetto a diversi anni fa – pensa che in linea di massima il rinofiller possa sostituirsi alla rinoplastica. Non è affatto così.
Di solito pazienti candidati a rinoplastica si presentano con gobbe osteo cartilaginee e punte iperproiettate e cadenti. La soluzione anche in questo caso è chirurgica, con riduzione della gobba nonché della proiezione e aumento della rotazione della punta. Aggiungere filler su questo tipo di nasi può camuffare la gobba, ma andrebbe a creare un aumento notevole della proiezione del naso.
Insomma, sistema da una parte e rischia di rovinare dall’altra. Ma, adesso, però, una domanda potrebbe sorgere spontanea: quando è opportuno fare il rinofiller? A questa domanda rispondo nel prossimo paragrafo.
Quando è indicato il rinofiller?
In caso di minime gobbe e punte deproiettate da proiettare, cambiamenti minimi, nasi non deviati, piccoli ritocchi post rinoplastica primaria.
É importante ricordare inoltre che in alcuni casi il filler può essere associato a complicanze come arrossamento della pelle, necrosi cutanee ed è soggetto a riassorbimento nel tempo.
Non à tutto oro ciò che luccica. É bene affidarsi a specialisti in chirurgia plastica per selezionare al meglio la procedura a cui sottoporsi.
Hai domande, dubbi o incertezza? Vai nel form contatti e scrivimi. Sarò lieta di fugare ogni tuo dubbio!