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Rinoplastica prima e dopo: preparazione e tempi di guarigione
Quando parliamo di rinoplastica facciamo riferimento ad un intervento che è mirato a rimodellare la piramide nasale, per correggere delle imperfezioni della stessa. Ovviamente è un intervento di chirurgia estetica, ed è tra quelli più diffusi. Non tutti, però, sanno quali siano gli sviluppi del post intervento e soprattutto quale sia la procedura del pre operatorio. Vediamolo insieme.
Rinoplastica prima e dopo: importanza della modellazione
L’intervento di rinoplastica è incentrato particolarmente sull’attività di modellazione del naso. È proprio la capacità di armonizzare il naso rispetto al resto del viso che assume l’importanza essenziale e che dimostra poi le capacità del medico. Se parliamo di chiarire gli aspetti dell’intervento di rinoplastica prima e dopo, dobbiamo comprendere al meglio che la modellazione è una fase importantissima: la morfologia del volto va studiata dallo specialista per equilibrare i punti differenti del viso. La stessa modellazione del naso può migliorare l’aspetto del paziente in maniera molto significativa.
Quali difetti sono risolvibili
Altrettanto importante, prima di sottoporsi ad un intervento di rinoplastica o pensare di farlo è comprendere effettivamente quali siano i difetti risolvibili. Alcuni sono inestetismi, altri sono riconducibili a veri e propri disturbi funzionali. Nel primo caso possiamo parlare di problematiche come:
- la rinocifosi (ovvero il naso con la “gobba”);
- la rinomegalia (naso troppo grande rispetto al resto del volto);
- il naso sporgente (o a becco di pappagallo);
- il naso a patata;
- il naso con punta bulbosa, bifida o storta;
- il naso aquilino;
- il naso con imperfezioni del dorso, delle narici o della columella;
- naso largo
- Per quanto riguarda, invece, i disturbi funzionali, parliamo di problemi che sono provocati da una scorretta conformazione del setto nasale, ma anche della deviazione a seguito di un trauma. I problemi possono essere tra i più disparati, come per esempio la sinusite o i problemi di respirazione notturna e diurna. Per la precisione, in questi casi parliamo di due tipi di interventi, ovvero la settoplastica o la rinosettoplastica.
Rinoplastica prima e dopo: preparazione all’intervento
Fermo restando che dovremmo, ovviamente, affidarci ad un esperto del settore per questo tipo di intervento, esiste tutta una procedura preparatoria all’intervento.
Lo specialista, durante la prima visita, dovrà effettuare tutta una serie di rilievi antropometrici: questi servono a valutare l’elasticità del naso, la qualità, lo spessore della pelle, ma anche l’architettura del volto e le simmetrie. Tutto ciò è essenziale per comprendere poi la struttura del naso e le cartilagini di cui esso si compone.
Una volta fatto questo, si può preparare una simulazione per dare una idea di come potrebbe venire il naso. E’ bene ricordare che la simulazione è pur sempre una simulazione, il computer non opera!
. Ciò permetterà di comprendere l’armonia del viso e l’equilibrio naturale degli elementi del volto. Ovviamente, si tratta di un momento particolare in cui verranno anche fatte domande al paziente per cercare di capire quali siano le sue esigenze principali.
Anche riguardo al fatto che l’intervento possa essere effettuato per diversi problemi, sia estetici che funzionali, è necessario che il medico sappia indicare la soluzione migliore al paziente: così facendo il paziente andrà a conoscenza di quelli che sono gli interventi precisi da attuare.
Prima di interventi come Settoplastica e Rinosettoplastica è necessario effettuare prima una TAC senza mezzo di contrasto al naso e ai seni paranasali. Solo alla fine della visita il medico potrà comunicare gli esami clinici da effettuare ed eventualmente i farmaci da sospendere.
Intervento e tempistiche di guarigione
L’intervento di rinoplastica non è generalmente molto doloroso e soprattutto non determina delle cicatrici visibili. Di solito dura un paio d’ore, anche se andrebbe fatta un’ulteriore distinzione. Possiamo parlare di due tipi di interventi diversi, a seconda delle esigenze:
- Rinoplastica chiusa: un intervento che prevede delle incisioni nascoste completamente all’interno del naso. Vengono modellati punta e dorso dello stesso.
- Rinoplastica aperta: si applica, in questo caso, una incisione piccola al livello della base del naso, ovvero della columella. Questa diverrà invisibile e consentirà di esporre poi l’anatomia completa del naso al chirurgo. Di solito questo intervento viene effettuato in rinoplastiche primarie più complicate o in rinoplastiche secondarie.
Sempre a seconda dei casi specifici, è possibile anche eventualmente ricorrere all’anestesia solo locale, la quale ha degli effetti minori rispetto alla sedazione generale, la quale è invece indispensabile per gli interventi di Rinosettoplastica e Settoplastica. Come facile è immaginare, si tratta di un intervento definitivo, che non ha necessità di ulteriori attività successive: la guarigione può variare da 3 mesi fino ad un anno. Ma vediamo nel dettaglio.
Nel caso di rinoplastica aperta, i punti esterni sono rimossi dopo circa 7- 10 giorni.
La prima visita dopo l’operazione è fissata dopo circa 3-4 giorni nel caso in cui siano presenti tamponi da rimuovere. Potrebbero verificarsi delle ecchimosi e del gonfiore, anche al livello delle palpebre, i quali scompaiono dopo al massimo 10-12 giorni, anche se la dott.ssa Nele effettua un particolare tipo di dissezione che riduce al massimo la costituzione di lividi. Durante i primi 6-12 mesi vengono effettuati dei controlli programmati per controllare l’evoluzione di ogni rinoplastica.